titolo

Kitchening

sabato 1 aprile 2017

Coda di rospo al forno con scalogni glassati per il nuovo Calendario del Cibo Italiano





In questa primavera che sta esplodendo, oggi 1° aprile 2017 sboccia un bellissimo fiore, con i colori e i profumi che solo l'MTC può donargli: il nuovo Calendario del Cibo Italiano. Dopo il Club del 27 , che ha già prodotto meraviglie, la nostra inesauribile Alessandra Gennaro ha "partorito" anche questo progetto e, vista la data birichina, ha deciso che la prima ricetta con cui partire dovesse essere quella del pesce arrosto. Sarà bello ritrovarsi in tanti a cucinare, provando ricette per qualcuno familiari, per qualcun altro ancora sconosciute, confrontandosi e aiutandosi a vicenda, sempre connessi, sempre vicini, sembrerà quasi di stare sempre intorno a un grande tavolo virtuale ad assaggiare prelibatezze!
Ho voluto partecipare anch'io a quest'inaugurazione con un piccolo contributo, una ricetta di sicura riuscita che ho già fatto molte volte e che vi farà fare veramente una gran bella figura anche per una cena importante: la coda di rospo panata con erbe aromatiche e pancetta, servita con patatine fritte e scalogni glassati.

Ingredienti per due persone:
1 filetto di rana pescatrice o coda di rospo del peso di 650 g
2 fette di pane raffermo
salvia
rosmarino
uno spicchio d'aglio
2 fettine di pancetta stesa
olio extra vergine di oliva
sale e pepe

200 g di scalogni
40 g di vino bianco vendemmia tardiva (un vino dolce), in alternativa un Marsala
40 g di zucchero
20 g di aceto balsamico

1 grossa patata
olio extra vergine di oliva





Accendete il forno e portatelo a 190°. Tritate grossolanamente nel mixer il pane raffermo insieme allo spicchio d'aglio, la pancetta, la salvia, il rosmarino, sale e pepe. Aggiungete al trito un po' di olio, in modo da rendere morbido il composto. Avvolgete con esso il pesce, premendo un poco. Il trito dev'essere non tanto fine perché ne guadagna in croccantezza una volta cotto. Adagiate il pesce su una teglia foderata di carta forno e cuocete per 45 minuti (per la quantità di pesce indicata). Dopo questo tempo, il trito era ben dorato e il pesce cotto a puntino, bianco, morbido e succoso all'interno. Mentre il pesce cuoce, potete preparare due patatine fritte in padella, che ci stanno benissimo come accompagnamento.





Gli scalogni si possono preparare in anticipo, anche la mattina per la sera, come ho fatto io. La ricetta l'ho presa pari pari da qui: è un blog molto bello, trovato in rete per puro caso. Pulite gli scalogni e lasciateli 5 minuti in acqua fredda. Nel frattempo fate bollire una pentola d'acqua, aggiungete il sale, versate gli scalogni e fateli bollire 15 minuti (i miei erano grossetti, se fossero più piccoli bastano 10 minuti). Scolateli. in una padella mettete lo zucchero e il vino bianco dolce (ma ci starebbe bene anche un Marsala), e fate sobbollire 5 minuti finché lo zucchero si è sciolto bene. Aggiungete l'aceto balsamico e fate cuocere ancora due minuti, poi mettete gli scalogni e fate andare sempre a fuoco basso finché si sarà formata una salsa sciropposa e gli scalogni saranno ben avvolti dalla glassa (troppo buoni!!!). Ci vorrà in tutto circa un quarto d'ora. Se si dovessero attaccare, aggiungete qualche cucchiaiata di acqua, a me non è servita.




Non sto a dirvi quanto sia buono questo piatto e quanto non veda l'ora di leggere tutte le altre ricette di coloro che contribuiranno alla partecipazione di questo bellissimo progetto che è il nuovo Calendario del Cibo Italiano...

Il banner qui sotto è opera della meravigliosa Mai Esteve: ma quanto è bello? <3 



6 commenti:

  1. non stare a dirmelo, quanto sia buono, che lo vedo da me... quegli scalogni, mamma mia.. e tutto il resto, mamma mia alla seconda :!

    RispondiElimina
  2. decisamente buonissimo e l'idea del vino vendemmia tardiva mi ispira parecchio, devo assolutamente provarci!!!! che bello lavorare agli stessi progetti! buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, piace un sacco anche a me Elena, si impara sicuramente molto di più!

      Elimina
  3. Se non fosse che qui la coda di rospo non si trova mai... la proverei domani.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E tu prova un altro pesce bello cicciuto, ma soprattutto prova gli scalogni!!!

      Elimina