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Kitchening

giovedì 29 settembre 2016

Gateau Olga di Christophe Felder


Questa è una di quelle torte geniali, che solo un pasticciere della fama e della bravura di Christophe Felder poteva concepire: mandorla, arancia, pistacchi, orzata, ovverosia i sapori e la "scioglievolezza" di una cassata siciliana. Una torta di facile realizzazione, ma fatta di ingredienti che abbinati insieme scatenano in bocca vere emozioni paradisiache, e ditemi se questa non è l'essenza del genio!
Ovunque ho portato questa torta ho fatto felice le persone che l'hanno assaggiata, quindi l'ho fatta e la faccio spesso, quando voglio "comparire", fare bella figura insomma.
Ringrazio la mia carissima amica Marcella che me l'ha fatta assaggiare per la prima volta, fatta da lei, a casa sua: fu subito amore. Replico sempre la sua ricetta, che poi è la ricetta di Felder ovviamente, ma all'epoca i libri di questo pasticciere non si trovavano da nessuna parte in Italia, e solo lei, vera cultrice della materia, li aveva scovati nelle sue frequenti incursioni parigine e, molto generosamente, mi ha permesso di assaggiare e condividere questa delizia.

Ecco come si fa: 

4 uova
300g di zucchero
180g di succo di arance filtrato (circa 2 arance)
200ml di olio neutro (io ho usato quello di semi di girasole)
2 gocce di aroma di mandorla (in fialetta nei supermercati)
150g di semola rimacinata di grano duro
100g di farina 00
150g di farina di mandorle
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
la scorza grattugiata di un’arancia

Ingredienti per il rivestimento:
100ml di orzata
50ml di acqua
2 cucchiai da cucina di acqua di fiori d’arancio
marmellata o gelatina di albicocche
200g di pistacchi o mandorle tritate grossolanamente

Scaldare il forno a 200°, imburrare ed infarinare molto bene uno stampo quadrato di 24 cm di lato  con il fondo rimovibile (questo dolce è un po’ difficile da sformare).

Montare le uova con lo zucchero fino a rendere l’impasto bianco e gonfio, poi unire il succo di arancia, l'olio e le gocce di estratto di mandorla, continuando a montare.

Aggiungere anche le farine setacciate con il lievito, i semi della bacca di vaniglia e la scorza di arancia,  amalgamando bene il tutto con una spatola finché l’impasto è liscio ed omogeneo.

Versare l’impasto nello stampo ed infornare per 5 minuti, poi abbassare il forno a 180° e  cuocere per circa 45 minuti, in ogni caso fare la prova dello stecchino per verificare la cottura.
Durante la cottura preparare la bagna con l’orzata, l’acqua e l’acqua di fior d’arancio.

Quando il dolce è cotto togliere lo stampo dal forno e versare subito la bagna sopra il dolce facendola assorbire piano piano.

Lasciare raffreddare il dolce nello stampo.

Sformare delicatamente sopra un piatto da portata, poi spalmare la superficie con un velo di marmellata o gelatina di albicocche e ricoprire uniformemente con il trito di pistacchi o di mandorle tostate (anche a scagliette).



Quella di sotto è la foto di un'altra Olga che portai al raduno dell'MTC lo scorso Novembre 2015, venne benissimo, piacque a molti, ve la mostro per farvi vedere l'altezza della torta, che deve'essere di circa 5 cm. La prima foto invece, come la seconda, è della torta che ho fatto ieri e che mi è venuta un po' più alta, chissà, forse ho montato troppo le uova con lo zucchero, o forse è stata la semola rimacinata Senatore Cappelli, un po' troppo rustica, che ha reso l'impasto più grossolano. In ogni caso è molto molto buona: fatela e non ve ne pentirete!




9 commenti:

  1. Com'era buonaaaa!! Grazie per averla condivisa, la farò al più presto. Un bacio cara Cecilia!

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  2. Da quando l'assaggiai al raduno tante volte mi sono proposta di farla.
    E' passato quasi un anno e io sono ancora qui a sognarla
    Questo è un nuovo stimolo per provarla
    Grazie Cecilia

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  3. Questa me la ricordo bene...ed era da urlo Cecilia!!!
    Che super bontà...

    Un abbraccio
    monica

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  4. E io perché me la persi?
    O cosa sarà stato?
    Forse era il pranzo in autogestione e mi paee di ricordare che...non mangiai dolci :(

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  5. E io perché me la persi?
    O cosa sarà stato?
    Forse era il pranzo in autogestione e mi paee di ricordare che...non mangiai dolci :(

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  6. Ragazzi è facile a farsi, fatela e fatemi sapere!!!

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  7. Confermo la scioglievolezza, e la bontà, dolce superlativo!

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  8. Sono già pronta lo sai? Domani mattina mi metto all'opera....adoroooooo
    GRazie di cuore per averla condivisa.

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  9. Sai che mi ricorda un cake di Ottolenghi con la bagna che va messa quando la torta è ancora calda?!
    In ogni caso ricordo benissimo la tua Olga, e quindi salvo tutto.. :)

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