Questa è una di quelle torte geniali, che solo un pasticciere della fama e della bravura di Christophe Felder poteva concepire: mandorla, arancia, pistacchi, orzata, ovverosia i sapori e la "scioglievolezza" di una cassata siciliana. Una torta di facile realizzazione, ma fatta di ingredienti che abbinati insieme scatenano in bocca vere emozioni paradisiache, e ditemi se questa non è l'essenza del genio!
Ovunque ho portato questa torta ho fatto felice le persone che l'hanno assaggiata, quindi l'ho fatta e la faccio spesso, quando voglio "comparire", fare bella figura insomma.
Ringrazio la mia carissima amica Marcella che me l'ha fatta assaggiare per la prima volta, fatta da lei, a casa sua: fu subito amore. Replico sempre la sua ricetta, che poi è la ricetta di Felder ovviamente, ma all'epoca i libri di questo pasticciere non si trovavano da nessuna parte in Italia, e solo lei, vera cultrice della materia, li aveva scovati nelle sue frequenti incursioni parigine e, molto generosamente, mi ha permesso di assaggiare e condividere questa delizia.
Ecco come si fa:
4 uova
300g di zucchero
180g di succo di arance filtrato (circa 2 arance)
200ml di olio neutro (io ho usato quello di semi di
girasole)
2 gocce di aroma di mandorla (in fialetta nei supermercati)
150g di semola rimacinata di grano duro
100g di farina 00
150g di farina di mandorle
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
la scorza grattugiata di un’arancia
Ingredienti per il rivestimento:
100ml di orzata
50ml di acqua
2 cucchiai da cucina di acqua di fiori d’arancio
marmellata o gelatina di albicocche
200g di pistacchi o mandorle tritate grossolanamente
Com'era buonaaaa!! Grazie per averla condivisa, la farò al più presto. Un bacio cara Cecilia!
RispondiEliminaDa quando l'assaggiai al raduno tante volte mi sono proposta di farla.
RispondiEliminaE' passato quasi un anno e io sono ancora qui a sognarla
Questo è un nuovo stimolo per provarla
Grazie Cecilia
Questa me la ricordo bene...ed era da urlo Cecilia!!!
RispondiEliminaChe super bontà...
Un abbraccio
monica
E io perché me la persi?
RispondiEliminaO cosa sarà stato?
Forse era il pranzo in autogestione e mi paee di ricordare che...non mangiai dolci :(
E io perché me la persi?
RispondiEliminaO cosa sarà stato?
Forse era il pranzo in autogestione e mi paee di ricordare che...non mangiai dolci :(
Ragazzi è facile a farsi, fatela e fatemi sapere!!!
RispondiEliminaConfermo la scioglievolezza, e la bontà, dolce superlativo!
RispondiEliminaSono già pronta lo sai? Domani mattina mi metto all'opera....adoroooooo
RispondiEliminaGRazie di cuore per averla condivisa.
Sai che mi ricorda un cake di Ottolenghi con la bagna che va messa quando la torta è ancora calda?!
RispondiEliminaIn ogni caso ricordo benissimo la tua Olga, e quindi salvo tutto.. :)