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Kitchening

giovedì 31 marzo 2016

SIAMO TOURNATI - Le Torte Salate e l'MTChallenge in Tour


Bello eh? Non so se vi rendete conto. Oggi esce in libreria un altro bellissimo libro (il quarto) dell'MTC, il gioco a tema gastronomico più bello, più appassionante e più seguito del web, il gioco che a breve i migliori psicologi, economisti, esperti di marketing studieranno (sempre che non lo stiano già studiando), perché sta diventando davvero un fenomeno di risonanza mondiale. Sto esagerando dite? Forse un pochino. Ma non per molto ancora. Intanto, e scusate se è poco, il libro questa volta è edito da Feltrinelli-Gribaudo, che non è proprio come dire pizza e fichi. Inoltre, il grande cuore della sua ideatrice, Alessandra Gennaro, lo ha reso anche un'opera buona, perché parte del ricavato andrà a finanziare un importante progetto volto a sostenere la formazione professionale di giovani adolescenti in condizioni disagiate. Il progetto, che adesso per fortuna è anche una bella realtà, si chiama Piazza dei Mestieri ed è attuato a Torino: richiamandosi all'antica polis greca, è stata ricreata una struttura che è una sorta di piazza virtuale, in cui i giovani sono esortati a confrontare le loro idee all'interno di un percorso educativo e formativo, volto ad affermare i loro talenti e le loro inclinazioni, e a dare a questi concretezza, perché niente dà più soddisfazione di vedere finalmente concretizzato qualcosa che si è pensato, ideato, curato. Per questo il lancio del libro avverrà proprio al ristorante della Piazza dei Mestieri, a Torino, dove i ragazzi ci aiuteranno a cucinare alcune delle ricette contenute nel libro (a pagina 137 c'è anche la mia :)


Sono molto fiera di aver partecipato anche alla realizzazione pratica di alcune delle torte che fanno parte del libro, la cui impostazione grafica è stata curata dalla grandissima Mai Esteve: quanto ci siamo divertite nello studio fotografico del bravissimo Paolo Picciotto a veder nascere le pagine del libro una ad una!
Qui sotto c'è l'infografica del Tour di presentazione del libro, ideata dalla nostra sublime Dani del blog Acqua e Menta, con tutte le date degli appuntamenti in molte città d'Italia:



Una cosa importante da sottolineare è che all'MTC non si frigge con l'acqua, nel senso che qui dentro non c'è fuffa: fin dalle prime pagine vedrete con quanta cura, attenzione, competenza assoluta, sono spiegate le basi, i vari impasti, i trucchi, ma direi piuttosto le regole per una perfetta riuscita delle ricette. Qui non ci sono "copia e incolla": il linguaggio stesso è un linguaggio originale che si fonda sulla cultura del cibo e degli ingredienti, frutto di una passione dell'autrice che dura da una vita intera, e che trova sostegno e plauso entusiasta tra tutti i membri dell'MTC, sempre disposti ad imparare e a mettersi, appunto, in "gioco".
Potrete acquistare il libro ad un  modico prezzo in tutte le librerie, e oltre a diventare imbattibili nella realizzazione di brisee e frolla salata (e molto altro ancora) sosterrete anche il bellissimo progetto della Piazza dei Mestieri.

sabato 26 marzo 2016

Brodetto di arselle e gallinella con gallette di farina di ceci e coriandolo


Oggi sono felice. Mi sento come la bambina della favola del crisantemo. Lo sapete come sono nati i crisantemi? Allora, c'era una volta una bambina che voleva molto bene alla sua mamma. Un brutto giorno la sua mamma si ammalò di un male molto grave, le restavano pochi mesi di vita. La bambina era disperata, si sentiva piccola e impotente di fronte a tanta sciagura e non sapeva cosa fare. Un giorno le portò un fiore per rallegrarla un po', un bel fiore chiaro con tre grandi petali. Quella notte in sogno le apparve una fata che le disse: "Tua madre vivrà tanti mesi quanti sono i petali di quel fiore". Quando si risvegliò, la bambina era ancora più disperata perché il suo fiore aveva soltanto tre petali, ma non si perse d'animo e con le sue piccole dita, divise ogni petalo in tantissimi petali sottili, sottili: adesso il fiore aveva tantissimi petali, e la sua mamma tantissimi mesi da vivere ancora! 
Ecco, io oggi mi sento come se avessi fatto un miracolo, perché sono riuscita ad inventare un crisantemo per la mia mamma <3
Ed ecco anche perché partecipo anche stavolta, in extremis, a questo gioco che è pieno di vita, di insegnamenti, di sorprese belle, di cose che voi umani...

La ricetta dell'MTC n.55 è il Brodetto di pesce di Anna Maria Pellegrino del blog La Cucina di qb. Allora, io mai fatto un brodetto di pesce in vita mia, ma nessuna paura con cotanta insegnante e cotanta infografica, quindi mi son messa al lavoro anche se nell'ultimo giorno disponibile (ho avuto un mese che non augurerei al mio peggior nemico). Non me ne sono pentita assolutamente (e quando mai con l'MTC??), perché è venuta fuori una ricettina molto appetitosa e per niente complicata (e quando mai, ripeto, io faccio cose complicate??). Anche se alla fine la cucina sembrava effettivamente un campo di battaglia. 

Stamattina dunque sono andata al mercato e per fortuna ho trovato il pesce che avevo in mente, le arselle della Versilia e una bella gallinella freschissima. Quindi tornata a casa ho iniziato a preparare la ricetta. 

Per le gallette di accompagnamento al brodetto:

-85 g di farina di frumento tipo 0
-65 g di farina di ceci
-4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
-50 ml di acqua tiepida
-semi di coriandolo macinati
-un pizzico di sale

Mettete in una ciotola le farine setacciate e i semi di coriandolo macinati, aggiungete l'olio e l'acqua e cominciate a impastare con una frusta. Continuate con le mani fino a formare una palla che metterete a riposare in frigorifero avvolta nella pellicola trasparente, per circa un'ora. Trascorso questo tempo, riprendete l'impasto e stendetelo in una sfoglia sottilissima tra due fogli di carta forno




Mettete in forno precedentemente scaldato a 220° per circa dieci minuti o comunque finché la sfoglia sarà dorata e si saranno formate delle bolle (la morte sua-della farina di ceci- sarebbe il rosmarino, ma col pesce non sta tanto bene quindi ho preferito mettere il profumo del coriandolo, che comunque ci sta benissimo). Spezzettatela con le mani per avere delle piccole gallette con cui accompagnare la zuppa.



Per il brodetto:

-una gallinella 
-mezzo chilo di arselle 
-pomodori piccoli e saporiti
-alcuni spicchi d'aglio
-rametti di prezzemolo
-sale e pepe
-vino bianco
-acqua qb
-olio extra vergine di oliva
-1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

In una pentola mettete dell'olio sul fondo, aggiungete i pomodori, il prezzemolo e l'aglio, il vino bianco, adagiatevi la gallinella (nella cui pancia avrete messo due spicchi d'aglio e un rametto di prezzemolo, sale e pepe)e copritela fino a metà con acqua. Incoperchiate e fate prendere il bollore, poi cuocete a fiamma dolce per circa venticinque minuti. A questo punto separate la polpa dal pesce dalla sua lisca e mettete da parte, continuando la cottura con il solo scheletro della gallinella e tutti gli odori. Dopo mezz'ora togliete il coperchio e fate ridurre il brodetto. Togliete tutti gli odori e lo scheletro del pesce e filtrate. Rimettete il brodetto così ottenuto nella pentola e stemperatevi un cucchiaio di concentrato di pomodoro, fate riprendere il bollore mescolando perché si sciolga bene. Tenete da parte.


In una larga padella mettete dell'olio, alcuni spicchi d'aglio e un rametto di prezzemolo (solo il gambo), fate scaldare e mettete le arselle, che avrete tenuto precedentemente a bagno per un'ora e mezzo in acqua e sale. Coprite, alzate la fiamma e fate andare per quattro minuti: al termine le arselle si saranno completamente aperte. Sgusciatele quasi tutte. 



Filtrate l'acqua che avranno emesso aprendosi e aggiungetela al brodetto di gallinella. Aggiungete anche la polpa della gallinella fatta a pezzettini e le arselle, sia quelle sgusciate che quelle intere. Fate cuocere altri due minuti e poi servite la zuppa accompagnandola con le gallette e spolverandola con del prezzemolo tritato.

Con questa ricetta partecipo alla sfida MTC n.55




venerdì 18 marzo 2016

Giornata Nazionale degli Spaghetti al Pomodoro




Per il Calendario del Cibo di AIFB oggi si celebra la Giornata Nazionale degli Spaghetti al Pomodoro, di cui è ambasciatrice Rosaria Orrù del blog  SosiDolceSalato, pertanto voglio riproporre una mia ricetta presentata per la Sfida n. 47 dell'MTC, quella appunto degli Spaghetti con la Pummarola proposta da Paola del blog FairiesKitchen.
In una splendida giornata come quella di oggi, in cui si sente il profumo della primavera, quale piatto invoglia di più di uno spaghetto con i pomodori freschi, magari abbinati all'aglio, all'olio buono, al basilico e al parmigiano, fanno davvero golosità! La mia ricetta replica quella di un ristorante fiorentino, i Briganti, che su questo semplice piatto ha costruito la sua fortuna. Io ci vado spesso proprio apposta per gustare questo piatto squisito che, provando e riprovando, sono riuscita a rifare uguale anche a casa. 

Gli ingredienti sono pochi e semplici:
- pomodori rossi buoni e saporiti (non  del supermercato!)
- basilico fresco a foglia piccola
- olio toscano
- aglio fresco
- peperoncino in polvere
- maccheroni alla chitarra De Cecco
- acqua e sale per cuocere la pasta


Sbucciare i pomodori (qui ho usato dei piccadilly molto profumati e saporiti), tagliarli a filetti dopo averli privati dei semi e del liquido, deve rimanere solo la polpa asciutta.


Condire con poco olio, sale e peperoncino in polvere, aglio fresco a filetti e foglie di basilico spezzettate, e mettere in frigo a riposare per qualche ora. Nel frattempo preparare l'olio agliato: mettere tanti spicchi di aglio in un tegamino un po' alto con del buon olio di oliva e far scaldare a bassa temperatura. Quando l'olio inizia a fremere, togliere il tegamino dal fuoco e far raffreddare. Ripetere questa operazione tre volte, per far insaporire bene l'olio di aglio, senza farlo bruciare.

Al momento di preparare la pasta, mettere in una padella qualche cucchiaio di olio agliato, e far scaldare il sugo freddo di pomodori, giusto il tempo di far ammorbidire i pomodori senza che perdano il loro sapore fresco e di far sprigionare i profumi dell'aglio e del basilico: condire poi la pasta, cotta al dente, con questo sughetto e cospargerla di parmigiano grattugiato nel mixer e di peperoncino in polvere, una bella mescolata e buon appetito!

domenica 13 marzo 2016

La torta di mele perfetta


"Cooking is sharing, and sharing is caring", dice la nostra amica Alessandra Van Pelt Gennaro: e io, reduce da una bellissima festa in cui ho ritrovato amici che temevo perduti, voglio subito condividere la ricetta di questo dolce squisito, come gesto di amicizia, che io curo regalando ricette.

Ingredienti
- 4 piccole mele renette o 3 mele Golden
- 150 g di burro a temperatura ambiente
- 110 g di zucchero Zefiro
- la scorza grattugiata di un limone di buona qualità (io l'ho fatta con uno preso in Sicilia, fa la differenza, fidatevi)
- 3 uova intere
- 160 g di farina 00
- 8 g di lievito per dolci
- un pizzico di sale
- aroma di vaniglia
- da 1  a 3 cucchiaini di cannella in polvere
- 3 cucchiai di zucchero (semolato o di canna)


Sbucciare le mele, farle a spicchi e ogni spicchio affettarlo a fettine molto sottili; anche se si scuriscono all'aria non importa.
Montare il burro morbido e lo zucchero nella planetaria insieme alla scorza del limone.
Aggiungere un uovo alla volta, sempre montando, alla fine anche a velocità alta (6).
Nel frattempo unire in una ciotolina di vetro la farina, il lievito, il sale, l'aroma di vaniglia e mescolare.
Aggiungere un cucchiaio alla volta di queste polveri nella planetaria mentre sta andando col burro e le uova, fino a ottenere una specie di crema soffice tipo panna montata. 
Aggiungere direttamente nella ciotola della planetaria le mele tagliate e mescolare bene con una spatola finché non siano completamente  rivestite dal composto cremoso.
Rovesciare il composto in uno stampo a cerniera del diametro di 24 cm imburrato e infarinato.
In una ciotolina a parte, mescolare cannella e zucchero e con un cucchiaio distribuire sulla superficie della torta. Nella torta in foto, io ho spolverato semplicemente con dello zucchero semolato perché la torta era destinata a una persona a cui non piace la cannella <3

Infornare a 180 gradi per un'ora.

N.B. La cannella potete anche aggiungerla alla farina, invece che spolverarla semplicemente sopra la torta insieme allo zucchero: in questo caso, l'aroma sarà molto più intenso.